


Chiesa Madonna degli Angeli
La storia della piccola chiesa campestre, situata nell’entroterra di Borghetto Santo Spirito, nella regione dei Prigliani, affonda le sue radici circa a metà del 1600, con esattezza nel 1645.
Il devoto Giacomo Maria Orsero fu Pietro Batta abitante di Borgo Casazze decise di costruire un oratorio dedicato a Nostra Signora degli Angeli.
Il 7 Giugno 1645 benedirono la prima pietra, che venne messa in posa l’11 Giugno, quando fu scritta e depositata una dedica in carta pecora, scritta in latino, in cui è ricordata la data dell’11 Giugno, Domenica della S.S. Trinità .
Il 29 Luglio 1646 il Rettore di Borghetto Pier Antonio Perelli benedì “l’ancona della S.S. Titolare” (Quadro della Nostra Signora degli Angeli, oggi esposto nella chiesa parrocchiale di San Matteo nel centro storico di Borghetto Santo Spirito), dipinta dal celebre pittore Giuseppe Badaracco, portata in processione da confratelli di S. Maria Maddalena e della Dottrina Cristiana e venne fatta la prima messa all’interno del piccolo oratorio, con tanta allegria e l’aria risonante di varie sparate di mortaretti e musica strumentale.
Per circa 150 anni, fino alla fine del settecento la Madonnina degli Angeli attira in preghiera i contadini del Borgo e i viandanti che si fermano a salutare Maria, guardiana dell’agricoltura, silenziosa che reca pace in un luogo immerso dai campi coltivati.
Ma verso la fine del 1795 questa armonia tra i campi verrà interrotta e la piccola chiesetta soccomberà per mano dell’uomo, durante la battaglia napoleonica conosciuta come “Battaglia di Loano”, ma che di fatto avvenne in gran parte a Borghetto, con epicentro proprio la zona intorno alla chiesetta. La Chiesa fu cannoneggiata dal mare, occupata dai Francesi e resa centro momentaneo di accoglienza dei feriti che si scaldarono, in quel fine Novembre, col legname del tetto ormai distrutto. I previdenti e devoti Borghettini avevano già messo al sicuro, tra le mura della città, la tela del Badaracco. Si narra che nei pressi della chiesetta vi morì il generale Charlet , reduce dalle vittorie tra i colli di Rocca Barbena, che venne sostituito dal Generale Massena che guiderà i Francesi alla vittoria.
I ruderi della Madonna degli Angeli rimasero muti testimoni di tanta crudeltà e della guerra cruenta, dove la vegetazione come rovi e erbacce vollero custodire le sue gesta.
Nel 1908 di ritorno dalla grande America dopo lunghi anni di lavoro, un Borghettino devoto all’agricoltura fece rivivere la chiesetta e il 2 Agosto 1939 venne ribenedetta con una grande festa, Così ebbe inizio la seconda vita della chiesa di Nostra Signora Madonna degli Angeli. Da allora, ogni anno, il 2 di agosto la Chiesa della Madonna degli Angeli si anima di canti, musica e preghiere.
Liberamente tratto dal libro “Nostra Signora degli Angeli-Storia di una Chiesa” di Caterina Guido
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